Un decreto per salvare i lavoratori della Bekaert di Figline Valdarno, e gli altri lavoratori che potrebbero vivere situazioni simili: è la proposta avanzata da Fiom-Cgil, Fim- Cisl e Uilm-Uil di Firenze, presentata oggi in una conferenza stampa, che sarà illustrata domani al governo in occasione del nuovo incontro al Mise sulla vertenza. Per i metalmeccanici confederali, un simile provvedimento consentirebbe di guadagnare tempo utile per tracciare un percorso di reindustrializzazione della fabbrica. Il primo pilastro della proposta è il ripristino della causale di cessazione (anche parziale) di attività per la Cig straordinaria, con durata 12 mesi; il secondo è la possibilità che il governo, appurata la volontà di un’azienda di non favorire processi di reindustrializzazione, applichi d’ufficio la Cigs; infine, i sindacati chiedono di introdurre un obbligo di almeno 12 mesi di preavviso (come accade in Belgio e in Olanda, secondo le organizzazioni) per le aziende intenzionate a cessare l’attività per delocalizzare. L’incontro di domani al Mise con azienda, sindacati e istituzioni inizierà alle 17. Il termine entro cui Bekaert ha annunciato la cessazione definitiva dell’attività è il 4 settembre.