L’incontro di giovedì scorso non ha prodotto risultati, anzi se possibile ha irrigidito ulteriormente le posizioni, ma sulla vertenza Bekaert di certo il sipario non è ancora calato. Come sempre in questi casi i contatti tra le parti proseguono sotto traccia negli intervalli tra un appuntamento ufficiale e l’altro. Stavolta però è stato uno dei protagonisti, il governatore della Toscana Enrico Rossi, a rivelarne il retroscena e la cosa non è piaciuta ai sindacati. Rossi ha dichiarato di essere stato contattato dal ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, il quale gli ha riferito che ”qualche spiraglio potrebbe aprirsi”. Inoltre, ha aggiunto Rossi, Di Maio ”ha assicurato che qualunque mossa la concorderà con la Regione Toscana, i sindacati e i rappresentanti dei lavoratori e che mi richiamerà nei prossimi giorni, quando ci saranno delle novità". Al colloquio tra ministro e governatore è seguita però la presa di posizione della Fim, che con il segretario generale della Toscana Alessandro Beccastrini ha ricordato che ”l'unico tavolo che ci può essere per affrontare questa vicenda è quello con i rappresentanti dei lavoratori”
La multinazionale belga che ha deciso di chiudere i battenti dello stabilimento di Figline Valdarno, vicino Firenze, e lasciar fuori i suoi 318 lavoratori.
Dopo l’incontro - scontro di giovedì scorso al ministero dello Sviluppo Economico, che ha compattato sindacati dei metalmeccanici, governo e Regione Toscana contro il disegno dell’azienda, che punta a delolocalizzare in Romania la produzione (Bekaert ha rilevato nel 2014 da Pirelli il business steelcord, cavi di acciaio per il rinforzo degli pneumatici), si è fatta sentire anche Annamaria Furlan su Twitter: ”È inaccettabile il comportamento della Bekaert che chiude due stabilimenti in Toscana, licenzia 318 lavoratori da un giorno all'altro, ruba le tecnologie e le competenze, e poi delocalizza in Romania - va all’attacco la segretaria generale della Cisl - Questo non è mercato. È irresponsabilità sociale, mancato rispetto della dignità del lavoro e della persona".
( L’articolo integrale domani su Conquiste Tabloid )