Cgil Cisl e Uil del Veneto esprimono "profonda preoccupazione per l’esito negativo del confronto che si è svolto con la Commissione europea sulle prospettive delle due popolari venete". "È inaccettabile - scrivono in una nota - l’atteggiamento di chi a Bruxelles continua a non consentire il salvataggio delle due banche per dimostrare che il rigore è l’unico strumento con cui si possono affrontare oggi le difficoltà del sistema bancario italiano mentre in passato mezza Europa ha salvato le proprie banche". "Il Governo italiano non può permettere questo disastro - proseguono i sindacati -, la soluzione deve essere una priorità per la quale mettere in campo tutto il peso politico del nostro paese". "Le conseguenze del mancato salvataggio peserebbero non solo sui lavoratori e le loro famiglie e sui soci risparmiatori ma anche sull’intero tessuto economico della regione - concludono -. E non solo, dato che le due banche hanno forti presenze anche in altre aree del paese. I lavoratori hanno già pagato con pesanti sacrifici il prezzo della situazione che le due popolari stanno vivendo. Ora è il momento di costruire una prospettiva positiva per il rilancio del sistema, la salvaguardia dell’occupazione e la necessaria attenzione al sistema economico".