Un nuovo anno sta per iniziare all'insegna di sfide cruciali per le principali aziende italiane. Prime fra tutte Ilva e Alitalia che dopo un 2017 vissuto sul filo del rasoio, con la crisi pronta a prendere il sopravvento, potranno giocare la carta del rilancio. Risolta solo da pochi giorni l'annosa vicenda dell'Alcoa di Portovesme mentre altre come Fincantieri e Atlantia saranno impegnate in grandi partite oltreconfine. Uno dei dossier più complessi resta sicuramente quello dell'Ilva. C'è il ricorso al Tar della Regione Puglia e del comune di Taranto a tenere con il fiato sospeso Governo e sindacati, che vorrebbero stringere la trattativa per arrivare a un accordo sul piano di Am Investco, la cordata guidata da Arcelor Mittal. Dopo il sostanziale via libera della Ue, che ha contestato aiuti di Stato pregressi per soli 84 mln, e la prospettiva di un ingresso di Cdp nella cordata al fianco di Intesa Sp, è quindi soprattutto sul rapporto con gli enti locali che si giocherà il futuro dell'acciaieria di Taranto. Chiaro, in questo senso, il monito del ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda: senza il ritiro del ricorso si rischia la chiusura.
Per quanto riguarda Alitalia, dopo la clamorosa bocciatura da parte dei lavoratori del piano di ristrutturazione con il referendum di fine aprile, si è chiusa la stagione, che pure tante speranze aveva destato, targata Etihad, e la compagnia è in amministrazione straordinaria dal 2 maggio scorso.
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