Sciopero e presidio oggi davanti ai cancelli della fabbrica per lavoratori e lavoratrici della Corneliani, azienda attiva in particolare nei capi spalla da uomo di alta qualità, con produzioni a Mantova già dal 1958. E domani nuova mobilitazione.
L’azienda ha annunciato 130 esuberi entro il 2020 (quasi 1/3 della forza lavoro mantovana), con conseguenti pesanti sia in termine di perdita di competenze che di lavoro. Oggi in fabbrica sono impiegate circa 470 persone, oltre a quelle impiegate nei negozi, con una presenza commerciale che supera i 60 paesi nel mondo.
Nel 2018 l’azienda ha chiuso con una perdita operativa di oltre 12milioni di euro e anche il 2019 non si profila migliore a causa sia di un mercato in contrazione “ma anche - come sottolinea il sindacato - perché l’azienda in questi ultimi anni non è stata capace di valorizzare il famoso marchio, a partire dal mancato sviluppo dei processi d’innovazione e di prodotto”.
Nella riunione con i sindacati la direzione azienda ha proposto un piano industriale triennale. “Riteniamo deboli le linee strategiche predisposte dalla direzione, dove tra l’altro non è più presente la figura del Ceo ma solo quella del direttore generale - afferma Gianni Ardemagni, segretario Femca Cisl Cremona-Mantova - Questo piano industriale, scarica soprattutto sulle lavoratrici i costi di una ristrutturazione aziendale che, per come è stata illustrata, non sarà in grado di rilanciare l’impresa e garantire la mantovanità dell’impresa”.
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