Convocato per martedì un nuovo incontro per Ast di Terni al ministero dello Sviluppo economico.
All’incontro sono invitati Comune, Regione, l’ad dell’acciaieria Massimiliano Burelli e le segreterie nazionali e territoriali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb. Intanto si è svolto in azienda un nuovo confronto tra manager e rappresentanti dei lavoratori per discutere degli approfondimenti sulle linee guida relative al piano industriale presentate da Ast. “Pur registrando, alcuni segnali di modifica e rispetto a quanto proposto - scrivono le sigle sindacali - rimangono aperti nodi cruciali per giungere ad un’ipotesi di accordo complessiva per il biennio 2019-2021”. Sul fronte dell’occupazione, l’azienda ha avanzato la proposta di portare dagli annunciati 69 a 50 gli esuberi programmati, tutti nel comparto degli impiegati, a fronte di una trentina di stabilizzazioni di contratti somministrati tra gli operai. La forza lavoro scenderebbe dunque dalle attuali 2.369 unità a 2.350. Per completare la discussione, sempre in sede locale, è stato deciso di programmare un ulteriore incontro che si svolgerà il 22 maggio. I sindacati auspicano che l’azienda riveda l’impostazione complessiva e riformuli una proposta di piano industriale che rispetti realmente i presupposti di difesa strategica del sito e di mantenimento degli impegni.