Preoccupante la situazione del polo siderurgico tarantino di ArcelorMittal.
Lo confermano l’allarme lanciato dalle sigle sindacali in commissione attività produttive alla Camera e il ricorso che ArcelorMittal ha presentato al Tar Puglia per l’annullamento del decreto del ministero dell’Ambiente del 27 maggio che ha “disposto il riesame dell’autorizzazione integrata ambientale di cui al Dpcm del 29 settembre 2017, al fine di introdurre eventuali condizioni aggiuntive motivate da ragioni sanitarie”.
Ad oggi lo stato degli impianti è disastroso e gli incidenti continui all’interno dello stabilimento mettono a repentaglio la vita dei lavoratori.
“Le questioni determinatesi a Taranto per ArcelorMittal, ex Ilva, se non risolte adeguatamente con i dovuti interventi, in primis da parte del governo centrale, potrebbero portare ad un finale purtroppo scontato e negativo della vicenda”afferma il segretario aggiunto della Fim Cisl Taranto, Biagio Prisciano. Tra i temi segnalati dalla Cisl la situazione dell’altoforno 2, la questione dell’immunità, le bonifiche sul territorio di Taranto.
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