"Iniziative nazionali a sostegno dell'occupazione e della sicurezza stradale e per risolvere le problematiche dei lavoratori dell'Anas". E' quanto annunciano unitariamente Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilpa Anas, Sada Fast Confsal, Snala Cisal e Ugl Viabilità e Logistica "in mancanza di risposte certe dall'incontro, il prossimo 5 dicembre, con il presidente Armani ed in assenza di una rapida convocazione da parte del ministero dei Trasporti". "A quasi due anni dall'insediamento della nuova dirigenza - scrivono i sindacati in una nota - vogliamo sapere, dopo svariati annunci e rassicurazioni, perchè non si sia riusciti a trasferire al Governo la necessità di rilanciare l'azienda attraverso un processo di internalizzazione delle attività istituzionali, invertendo il trend negativo occupazionale. L'assenza di norme su Anas nella legge Bilancio è una chiara testimonianza. Anas oggi è fortemente ridimensionata - spiegano i sindacati - con un numero assolutamente insufficiente di personale, cantonieri e tecnici, destinato alla sorveglianza delle strade, costretta ad appaltare all'esterno attività, anche a fronte negli ultimi anni dell'esiguità dei finanziamenti per la manutenzione, salvo la recente inversione di tendenza. Senza personale - denunciano infine i sindacato - non sarà possibile presidiare e mantenere in sicurezza la rete attualmente in gestione, le diverse migliaia di chilometri in fase di rientro, effettuare un'efficace direzione lavori per le nuove opere stradali, nè svolgere in maniera efficace il nuovo ruolo, attribuito ad Anas, nella la ricostruzione delle zone terremotate".