Una sorta di "ultimatum" ad Amazon, affinchè "entro il 6 dicembre si riprenda il confronto ma anche la disponibilità a sospendere lo stato di agitazione se la trattativa" riparte. È quanto sostengono, in una nota i sindacati piacentini Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil e Ugl Terziario secondo cui il "rinvio da parte dell’azienda, dell’incontro previsto oggi è irresponsabile e pericoloso". Le organizzazioni sindacali "unitamente alle Rsa", si legge in una nota congiunta, ritengono il rinvio del faccia faccia "irresponsabile, pericoloso, e teso ad elevare il livello dello scontro e chiedono un incontro urgente da svolgersi perentoriamente entro il sei dicembre al fine di riprendere un confronto proficuo e costruttivo nell’interesse reciproco sui temi inerenti le istanze più volte sollevate dai lavoratori". Poi, viene osservato, "in assenza di un riscontro da parte dell’azienda, sui temi da noi descritti, non ci sarà ulteriore spazio per una mediazione e sarà chiara la responsabilità di tutto quello che potrà accadere". Ad ogni modo, viene aggiunto, "in caso di riapertura della trattativa le organizzazioni sindacali sono disponibili a sospendere lo stato di agitazione dichiarato. Anticipiamo fin da ora che nelle assemblee già indette l’11 dicembre assumeremo con i lavoratori le decisioni che il caso richiederà".