Amazon va avanti alla conquista dell’Italia e apre un nuovo centro di distribuzione a Torrazza Piemonte, a 25 chilometri a nord-est di Torino. Questo nuovo centro, il quarto in Italia per il colosso Usa, sarà operativo dal prossimo autunno, un anno dopo le aperture dei siti di Passo Corese (Rieti) e Vercelli, operativi da settembre del 2017. Amazon, con questo investimento da 150 milioni di euro, creerà 1.200 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato entro tre anni dal lancio del sito. Ma le politiche espansive non si fermano qui. Una nuova apertura, sempre per il prossimo autunno, avverrà a Casirate (Bergamo), su una superficie di 34.000 metri quadri e in tre anni assumerà 400 lavoratori. Buone notizie, dunque, ma che per lavoratori e sindacati non annullano le questioni aperte sulle condizioni di lavoro. Le federazioni di categoria sono infatti impegnate in un difficile confronto con l’azienda che a parole si rende disponibile ma nei fatti non si presenta al confronto. Nodi ancora da sciogliere e culminati con il primo sciopero dei dipendenti Amazon del primo polo aperto in Italia a Castel San Giovanni (Piacenza) avvenuto nella simbolica data del Black friday lo scorso 29 novembre. "Il nostro auspicio - commenta in una nota il segretario generale della Fisascat Cisl, Pierangelo Raineri - è che Amazon riconosca l’opportunità del confronto con i sindacati sull’organizzazione del lavoro riferito a turnazioni, orari e flessibilità, partecipazione e salario variabile legato ai risultati aziendali, tematiche necessariamente da ricondurre nell’ambito di una contrattazione integrativa che trovi applicazione per le migliaia di lavoratori dipendenti e in somministrazione".
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