di Silvia Boschetti
Distribuzione di carichi di lavoro più equi, miglioramento dell’organizzazione del lavoro e una maggiorazione (dall’attuale 15% al 25 %) del lavoro notturno eseguito su base volontaria. È questa la sintesi trovata tra Amazon e le rappresentanze sindacali aziendali per gestire aumenti di produttività con la conciliazione della vita e della salute dei lavoratori nella sede piacentina di Amazon Italia Logistica srl di Castel San Giovanni. Via, dunque, a partire dal 17 giugno i turni fissi pomeridiano e notturno, largo invece a tre fasce orarie per 40 ore di lavoro su cinque giorni alla settimana. Un percorso che convince i 1.656 dipendenti che hanno votato sì a larghissima maggioranza (circa il 70%) al referendum indetto nello stabilimento. L’accordo, raggiunto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Ugl Terziario, avrà una durata di 12 mesi e, nel dettaglio, prevede una rotazione settimanale su due turni di tutti i dipendenti diretti dalle ore 7 alle 15 e dalle 15.30 alle 23.30 durante tutto l’anno. Valutazione positiva della Fisascat Cisl di Parma e Piacenza che in questo stabilimento vanta una forte rappresentanza tra i lavoratori iscritti al sindacato. ”È un risultato storico che recepisce le nostre istanze” commenta la segretaria generale della Fisascat territoriale Francesca Benedetti. Convinta del buon lavoro svolto anche la leader della Cisl Annamaria Furlan parla di ”accordo pilota ed innovativo”. Auspica un orizzonte più ampio di applicazione Davide Guarini, segretario generale Fisascat Cisl: ”il nostro auspicio è che l’intesa sia solo il primo tassello di relazioni sindacali strutturate per tutti gli stabilimenti italiani”. Di azione ampia e partecipata parla poi il segretario nazionale della Fist Cisl, Pierangelo Raineri che in questa intesa prefigura il ”preludio allo sviluppo di un sistema contrattuale transnazionale anche negli altri stabilimenti Amazon d’Europa e del mondo”.
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