Oggi a Roma sindacati in piazza contro la fallimentare e inefficiente gestione dei rifiuti da parte dell’amministrazione capitolina che ha portato, di fatto, a tre anni di "non governo". Lo si legge in una nota di Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel di Roma e Lazio. Nella mattinata si è tenuta anche un'assemblea cittadina dei lavoratori Ama, davanti alla sede dell'azienda, alla quale hanno partecipato anche i dipendenti delle società degli appalti utenze non domestiche, che hanno incrociato le braccia per tutta la giornata". ''Dopo esserci lungamente impegnati nell'elaborazione concreta di programmi per risolvere l'emergenza ed aver messo in piedi la Cabina di regia, con azienda e Campidoglio, ora ci sottraiamo ad ogni forma di collaborazione - spiegano i sindacati - per l'ennesima volta ci siamo scontrati con la realtà di un'azienda ridotta all'osso, bloccata sui bilanci, vessata da continui cambi di management, incapace di pianificare attività, avere un piano industriale, portare avanti le assunzioni previste, gestire adeguatamente i servizi''. ''Non ci resta che portare avanti - concludono - una protesta chiara e netta: la Capitale continua a versare in condizioni indecorose, quasi 8mila lavoratori sono costretti a operare con il 60% di mezzi inidonei e addirittura senza la dotazione di tute adeguate, la sostenibilità finanziaria è a rischio, la gestione degli appalti disastrosa, le tasse per i cittadini troppo alte a fronte di un servizio inefficiente''.
Intanto l’amministratore unico di Ama, Stefano Zaghis, fa sapere che non ci sono le condizioni per arrivare al 70% di raccolta differenziata a Roma. Lo ha dichiarato ieri alla delegazione dei sindacati ricevuta durante il sit in di protesta sotto la sede della municipalizzata degli operatori che effettuano la raccolta differenziata delle utenze non domestiche.
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