Ama è definitivamente sull’orlo del baratro. Il grido di allarme arriva, ancora una volta dai sindacati, dopo che il Cda si è dimesso (a poco più di 100 giorni dall’insediamento dopo la rottura col Campidoglio sul bilancio 2017). Dopo due anni e mezzo, denunciano Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel, Ama “è ancora senza il bilancio consuntivo 2017, mentre sul piano operativo e dei flussi, oltre al vittimismo, non vediamo nulla di concreto”. “Visto il mutismo della sindaca Virginia Raggi - attaccano i sindacati - non possiamo che prendere atto dell’evaporazione dell’esperienza della Cabina di Regia istituita con il protocollo dell’8 luglio e ritirare la nostra firma. Non ci prestiamo a questo gioco sulla pelle dei lavoratori”. L’assemblea cittadina del 15 ottobre, aggiungono Fp Cgil, Fit Cisl, Fiadel Roma e Lazio, sarà “solo il primo passo di una vertenza necessaria ad evitare che la mancanza di responsabilità del Campidoglio venga pagata dai cittadini e dai lavoratori, che vengono per l’ennesima volta lasciati in balia di eventi ormai inspiegabili”.