Ennesima situazione critica per Ama: domani scioperano gli operatori in appalto per la raccolta differenziata porta a porta (utenze non domestiche), affidata all'Ati costituita da Roma Multiservizi, Isam e Sea, che si sta rivelando fallimentare. A detta delle aziende le utenze realmente coperte dal servizio sarebbero la metà di quelle previste dal capitolato e questo comporterebbe un fatturato minore del previsto. Le società hanno già ridotto il personale e adesso annunciano ulteriori licenziamenti e tagli sui mezzi. Col risultato che Ama - già in pessime condizioni - si trova a coprire con proprie risorse un servizio affidato all'esterno. Lo denunciano i sindacati."L'appalto avrebbe dovuto aumentare i livelli di raccolta differenziata e potenziare la forza lavoro - dichiarano Natale Di Cola, Marino Masucci e Massimo Cicco, segretari generali di Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel Roma e Lazio - ma si è rivelato un flop. Prima la Sea, che non ha rinnovato i contratti di 19 lavoratori in somministrazione, poi il licenziamento collettivo di 36 lavoratori della Isam e la ricollocazione di 50 operatori di Roma Multiservizi. Ricollocazione a sua volta non priva di incertezze, perché anche le altre commesse della società sono in scadenza. "Non c'è più tempo - concludono Di Cola, Masucci e Cicco - ed è intollerabile che di fronte a disservizi e a licenziamenti nessuno intervenga".