Sabato 23 novembre 2024, ore 3:09

Lavoro

Alstom. Fim: la mobilitazione continua, oggi proteste a Roma

Mobilitazione in corso per la vertenza Alstom. Alla ottima riuscita delle iniziative di sciopero del 5 settembre scorso a Lecco e Sesto San Giovanni, del 6 settembre a Firenze e del 7 a Savigliano sono seguite quelle di Ieri a Bologna e di oggi a Roma. La Regione Emilia-Romagna chiederà l’apertura di un tavolo istituzionale nazionale al ministero dello Sviluppo economico per affrontare la vertenza Alstom, azienda che opera nel settore della costruzione di treni e infrastrutture, e coinvolgerà i rappresentanti delle politiche economiche delle regioni dove ci sono stabilimenti: Lombardia, Toscana e Piemonte oltre all’Emilia-Romagna. È emerso al termine dell’incontro che l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi ha avuto con i rappresentanti sindacali dello stabilimento di Bologna. L’incontro era stato chiesto dopo il nulla di fatto durante i confronti con l’azienda, che ha confermato di procedere a 11 trasferimenti collettivi dell’area logistica da Bologna a Sesto San Giovanni (Milano) e 22 individuali per i quali è stato proposto il trasferimento in altre sedi del gruppo. "Salvaguardare l’occupazione è il nostro obiettivo prioritario - ha sottolineato Costi - e l’apertura di un confronto a Roma ci consente di affrontare complessivamente la vertenza. Abbiamo approfondito la situazione su Bologna anche facendo il quadro con quello che succede negli stabilimenti delle altre regioni. Alla fine di questa riflessione comune ritengo che sia utile e necessario chiedere di convocare quanto prima un tavolo presso il ministero dello Sviluppo economico".

La mobilitazione proclamata dal Coordinamento nazionale Fim, Fiom, Uilm, di Alstom, per cambiare il Piano di riorganizzazione in atto, continua nel corso di tutta la settimana. Alla ottima riuscita delle iniziative di sciopero del 5 settembre scorso a Lecco e Sesto San Giovanni, del 6 settembre a Firenze e del 7 a Savigliano, ieri a Bologna e Bari, oggi a Roma e ancora a Savigliano.

Dopo l’impegno di tutti i soggetti coinvolti, lavoratori, organizzazioni sindacali e Rsu, istituzioni regionali e nazionali, che ha consentito l’acquisizione dell’importante commessa di Trenitalia sui treni regionali, l’Alstom continua a portare avanti un piano di riorganizzazione che penalizza fortemente i lavoratori e crea incertezze sulle prospettive di sviluppo e produzione di prodotti e servizi ferroviari in Italia. Così Marco Bentivogli, segretario generale Fim Cisl. Per effetto di tale piano, già comunicato ai lavoratori con la consegna delle lettere: 18 lavoratori di Savigliano saranno trasferiti a Sesto San Giovanni; 11 lavoratori di Bologna saranno trasferiti a Sesto San Giovanni, ai quali si aggiungerebbero 22 lavoratori dichiarati in esubero, a causa della cessazione delle attività di manifattura in quel sito; 16 lavoratori che risulterebbero in esubero a Sesto San Giovanni, quale primo effetto del cambiamento di missione produttiva, con l’abbandono della produzione e la concentrazione sulle attività di "service". - un serio rischio di allocazione di importanti attività di progettazione e sviluppo in siti esterni all’Italia. "E’ ora che Alstom cambi il proprio Piano - sollecita Bentivogli - assegnando agli stabilimenti italiani il lavoro che deriva dalla commessa sui treni regionali; inoltre, Alstom deve anche definire quale quota dell’importante commessa Amtrak, del valore di due miliardi di dollari, potrà essere sviluppata in Italia. In ragione di queste due importanti commesse, Alstom si impegni ad annullare i trasferimenti e gli esuberi dei lavoratori e, alla luce dei numeri contenuti, ricollocare nei siti di provenienza le persone coinvolte. Negli stabilimenti italiani abbiamo le competenze per produrre i treni in Italia - conclude il segretario Fim - il lavoro acquisito grazie alla capacità di progettazione, sviluppo ed esecuzione di prodotti e servizi, che sono patrimonio dei lavoratori italiani di Alstom, vanno utilizzate e valorizzate a pieno”.

( 8 settembre 2016 )

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