Al termine di due giorni di assemblee, la maggioranza dei lavoratori della sede di Napoli di Almaviva Contact ha votato sì al referendum sull’accordo che, di fatto, salva i posti di oltre 800 persone.
L’intesa, sottoscritta la scorsa settimana a Roma tra i vertici dell’azienda e le rappresentanze sindacali, prevede, tra l’altro il taglio degli scatti di anzianità, la modifica del Tfr e la sospensione degli scatti di anzianità in corso di maturazione. In realtà, si tratta di un “taglio” temporaneo. Nel testo si legge, infatti, che l’accordo ha una durata triennale, quindi da ora fino al 2020 e che, nel caso in cui per l’azienda ci fossero due semestri positivi, verrebbe ’ripristinato’ il Tfr. L’accordo prevede anche l’istituzione di una Commissione Paritetica, composta da rappresentanze sindacali, vertici dell’azienda e lavoratori, all’interno dell’azienda con il compito, tra l’altro, di analizzare i risultati economici. In caso, infatti, di raggiungimento di un punto di equilibrio, per due semestri, saranno ripristinate le condizioni lavorative e contrattuali antecedenti alla stipula dell’accordo. L’azienda, inoltre, corrisponderà, per tutto il 2017, dei ’Buoni welfarè del valore di 20 euro che saranno erogati a tutti i dipendenti della sede di Napoli ogni 3 mesi. Dall’8 aprile e fino a dicembre di quest’anno, proseguirà la cassa integrazione straordinaria che, a partire da luglio sarà a rotazione. Dal canto suo, la Regione Campania si è impegnata ad attivare percorsi formativi per i dipendenti di Almaviva.
Soddisfatta anche l’azienda per l’esito della consultazione che che ha registrato una grande partecipazione (oltre l’80% degli aventi diritto) e l’affermazione delle ragioni dell’accordo con una percentuale che sfiora l’80% dei votanti. “In un passaggio difficile, - si legge in un comunicato di Almaviva Contact - si tratta di un’espressione di volontà che merita il più alto rispetto e chiede la necessaria responsabilità da parte di tutti. Per Napoli si apre una fase nuova”.