I sindacati chiedono un incontro urgente a Comune di Palermo e Regione Sicilia, con il coinvolgimento del committente WindTre, per fronteggiare l'ennesimo dramma occupazionale che sta investendo i lavoratori di Almaviva Palermo. Il 13 marzo scorso le organizzazioni sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl, "prendendo atto del silenzio ai reiterati appelli d'intervento istituzionali che sono rimasti inascoltati", hanno sottoscritto un accordo con Almaviva con percentuali molto significative di ammortizzatore sociale. "La necessità di prolungare la durata dell'ammortizzatore è stata indispensabile per fare fronte alle criticità che hanno investito e continuano ad investire tutto il settore delle Telecomunicazioni a partire dai committenti per giungere agli outsourcers - scrivono nella richiesta d'incontro inoltrata al sindaco Orlando e al presidente Musimeci". Gli effetti della delocalizzazione incontrollata spesso voluta dai committenti, le gare al massimo ribasso, il dumping salariale territoriale ed aziendale ed il mancato adeguamento delle tariffe dei contratti di appalto, vanno a gravare su un settore dove ultimamente si registra anche una fisiologica perdita di volumi di lavoro determinata dal naturale progresso tecnologico e da politiche di riduzione dei costi dei committenti che si ripercuotono sui lavoratori in outsourcing e sui consumatori". A poche settimane dalla firma, l'accordo, dicono le sigle sindacali, potrebbe diventare assolutamente inefficace per gli oltre 3 mila lavoratori di Almaviva a Palermo a causa delle determinazioni di WindTre, il più grosso committente dell'azienda, dove sono impiegate circa mille risorse.
Articolo integrale di Cecilia Augella domani su Conquiste tabloid