Vertenza Almaviva Palermo per ora senza soluzioni. Il tavolo al Mise, dopo l’incontro di giovedì, è stato aggiornato al 6 settembre. Il comparto call center - fa sapere il ministero - è al centro di una profonda trasformazione produttiva e necessita di una riforma strutturale sulla quale il Mise è già al lavoro". "Abbiamo posto ancora una volta all'attenzione del Governo - riferisce Giorgio Serao, responsabile nazionale Tlc Fistel Cisl - la viva preoccupazione per il destino dei 1.600 lavoratori di Palermo e a seguire di tutti i lavoratori del settore call center. L'assenza del ministro all'ultimo tavolo è assolutamente irresponsabile perché l'intero settore sta crollando tirandosi dietro migliaia di licenziamenti. Intanto continuano le delocalizzazioni - aggiunge Serao - non si rispettano le tabelle sul costo del lavoro, sia da parte delle aziende pubbliche sia private, e poi dumping contrattuale, mancata vigilanza sulle informative dovute dalle aziende che delocalizzano. Purtroppo, ad oggi, oltre agli ammortizzatori sociali il Governo non è in grado di offrire soluzioni. L'attivo unitario del 26 settembre sui call center - conclude Serao - diventa un appuntamento di grande valenza politica e sociale per quello che in autunno potrebbe accadere sulla tenuta occupazionale del settore"