Almaviva Napoli, una delle sedi del colosso dei call center, comincia a vedere la luce fuori dal tunnel. A distanza di 18 mesi, infatti, dall’accordo sottoscritto a febbraio 2017 - fanno sapere i sindacati - si è registrato, per il semestre marzo-agosto 2018, un utile complessivo di circa 150mila euro che dovranno essere restituiti ai lavoratori attraverso la corresponsione di una "una tantum" economica"."Quello di Almaviva Napoli è stato uno degli accordi sindacali più controversi della storia delle relazioni sindacali nel settore telecomunicazioni - ricorda una nota sindacale. Le segreterie napoletane di Fistel Cisl, Slc-Cgil e Uilcom Uil, insieme con la Rsu, sottoscrissero un’intesa che prevedeva il congelamento del Tfr e degli scatti di anzianità, oltre il monitoraggio delle performance individuali. L’obiettivo fissato era quello di rimettere il centro produttivo in carreggiata rispetto alle gravi perdite economiche che si erano registrate negli anni precedenti".
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