I lavoratori di Alitalia Maintenance System (AMS) stanno manifestando da questa mattina sotto il palazzo del Ministero dello Sviluppo economico in attesa dell’incontro, previsto per il primo pomeriggio, fra il ministro Federica Guidi, i rappresentanti di Alitalia e della società Atitech. L’obiettivo non è solo quello di salvare i 242 posti dei lavoratori Ams, società partecipata al 15% da Alitalia di cui è atteso per oggi la dichiarazione di fallimento, ma anche quello di far restare in Italia l’attività di revisione, riparazione e manutenzione dei motori aerei di Alitalia. "Ci aspettiamo dal ministro Federica Guidi una posizione forte verso Alitalia perchè non delocalizzi l’attività e che il Mise possa essere elemento di unione fra Alitalia e il futuro investitore" dicono i rappresentanti di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporti. L’opzione più probabile in campo, spiegano i sindacati, è che la Atitech, controllata dalla Meridie di Gianni Lettieri, renda più concreta la sua manifestazione di interesse verso Ams e che il Mise sostenga questa percorso. "Speriamo in un progetto ambizioso - spiega Massimo Celletti della Filt Cgil - cioè non solo mantenere in Italia la manutenzione degli aerei tanto più che siamo i soli a farlo nel Paese, ma di portare qui anche la manutenzione degli motori degli aerei a lungo raggio che ora è delocalizzata in Israele".