Nulla di fatto per il rinnovo della cassa integrazione straordinaria in Alitalia: le parti, durante il confronto di ieri, non hanno trovato un accordo e hanno deciso di proseguire la trattativa in sede aziendale per poi tornare al ministero del Lavoro il 18 marzo. L'Alitalia ha chiesto sei mesi di cig per 1.010 dipendenti. E i sindacati, oltre a chiedere una decurtazione, hanno rinnovato le loro richieste di chiarimenti sul piano industriale, sull'occupazione e sul fondo di solidarietà. Intanto è confermato lo sciopero di piloti e assistenti di volo della compagnia il prossimo 25 marzo. "La lunga attesa nella trattativa tra Fs Italiane e Delta e EasyJet per il rilancio di Alitalia è dannosa e crea incertezza", dichiara Salvatore Pellecchia, leader Fit Cisl. "Dal primo incontro Di Maio - prosegue - il ministro sta ripetendo le stesse rassicurazioni, ma l’unica novità è l’inizio della negoziazione tra le Ferrovie e le due compagnie aeree. Negoziazione che, comunque, ha esiti tutt’altro che certi, come confermato sia da Delta che da EasyJet, ma anche dal ministro dell’Economia Tria. Intanto il tempo passa: da una parte aumenta il rischio di vanificare quanto fatto di buono dai Commissari; dall’altra di perdere la preziosa occasione del tradizionale picco estivo del traffico aereo, causa l’assenza di un piano industriale. L’iniziativa del ministro Toninelli di organizzare la Conferenza nazionale del trasporto aereo è lodevole, ma insufficiente. I lavoratori - conclude Pellecchia - non possono più aspettare".