Trattativa per Alitalia ancora in fase di rullaggio dopo l’incontro di oggi tra il ministro dello Sviluppo, Luigi Di Maio e sindacati. Il Mef e le Fs potrebbero superare il 50% del capitale della nuova compagnia: questo è l'elemento principale emerso dall'incontro, "a condizione - è stato ribadito - della sostenibilità del piano industriale e in conformità con la normativa europea". Non è esclusa, tra l’altro, la partecipazione di altre società pubbliche e private. Il piano industriale per la nuova Alitalia dovrà essere presentato al più tardi entro il 31 marzo. Come ha sottolineato il ministro Di Maio, la partecipazione di Mef e Fs sarebbe di garanzia per i fondamentali principi di tutela dei diritti dei lavoratori e dei livelli occupazionali. Il piano industriale per la nuova Alitalia sarà presentato al più tardi entro il 31 marzo.
"Il tempo non è una variabile indipendente - ha dichiarato il segretario confederale Cisl, Andrea Cuccello. La vicenda si sta trascinando ormai da troppo tempo. C'è l'esigenza di accellerare il negoziato e dare risposte concrete ai 12mila dipendenti. Ma soprattutto - continua Cuccello - c'è la necessità di un vero piano industriale che dia garanzia sui livelli occupazionali".
"Se non si accelera il negoziato con il partner industriale la compagnia rischia di fare un tuffo nel passato e tutto quanto di buono è stato fatto finora, a partire dai sacrifici delle lavoratrici e dei lavoratori, rischia di andare perso. L’incontro non ha risposto alle nostre aspettative, - dichiara Salvatore Pellecchia, leader Fit-Cisl - sono trascorsi quattro mesi dalla prima riunione con il ministro, (il 12 ottobre), nel corso di questo periodo uno dei commissari ha abbandonato Alitalia e in azienda si percepisce un sentimento di forte preoccupazione, con conseguente peggioramento del clima organizzativo".
Approfondimento di Cecilia Augella domani su Conquiste tabloid