Ancora incertezza sulla situazione Alitalia: per questo bisogna al più presto riprendere il confronto. A chiederlo la Fit-Cisl. "Continuiamo ad apprendere dai media ipotesi e proposte di modelli organizzativi per il rilancio di Alitalia, mentre dovrebbero essere discussi in un tavolo di trattativa", dichiara Salvatore Pellecchia, segretario generale della Fit-Cisl in una nota. "Abbiamo parimenti appreso dai giornali - prosegue - che l'amministratore delegato di Fs Gianfranco Battisti sarebbe volato negli Stati Uniti per stringere le varie alleanze, ma siamo già a metà marzo, a una decina di giorni dal primo sciopero di tutto il settore del trasporto aereo, e al sindacato non è pervenuta alcuna convocazione. I giorni passano, insomma, e le preoccupazioni delle lavoratrici e dei lavoratori aumentano. Sollecitiamo ancora una volta la ripresa del confronto nelle sedi deputate a ospitarlo".
"Come Fit-Cisl siamo d'accordo con il professor Sanasi d'Arpe - conclude il segretario generale - quando afferma che l'intervento dello Stato in Alitalia è la soluzione preferibile e più realista e che imprimerebbe un indirizzo gestionale efficiente e al tempo stesso socialmente rilevante. Concordiamo anche con il professore sul fatto che il successo dell'intervento dipende molto e inevitabilmente dall'attenzione degli azionisti nella scelta delle figure manageriali apicali, con un criterio retributivo basato sui risultati raggiunti, che coniughino la competenza con la conoscenza delle dinamiche relative alla partecipazione dello Stato nei settori economici strategici, nonche con l'indispensabile sensibilità politico-sociale".