Una notizia positiva per Alitalia: Delta conferma il proprio impegno a investire nella aviolinea. La compagnia statunitense, infatti, sottolinea una nota, "continua a lavorare con le Ferrovie dello Stato e Atlantia e conferma di essere pronta a investire fino a 100 milioni di euro per una quota del 10% nel capitale di Alitalia. Confermato anche l’impegno a mantenere la partnership in futuro".
Intanto il governo auspica che "entro il 21 novembre, termine stabilito per la presentazione delle offerte vincolanti, arrivi una proposta e un piano industriale credibili i quali, seppur dopo tante difficoltà e ancora tante incertezze sulla composizione dell’alleanza, possano consentire finalmente il rilancio di una nuova compagine, riuscendo finalmente a voltare pagina".
"Nel decreto fiscale - spiega il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri - abbiamo stabilito un prestito non indifferente. Ho spiegato a Bruxelles che sarebbe stato irresponsabile sottrarsi all’impegno, ma vogliamo che sia concepito come un prestito-ponte per arrivare ad un piano industriale solido e competitivo che rilanci il vettore - ha aggiunto. È un mercato che non consente delle nicchie provinciali. Ci sono sinergie, molto significative, che la composizione della cordata potrebbe consentire di sviluppare, non necessariamente con un ridimensionamento ma magari - conclude il ministro - con una rimodulazione rispetto alla sinergia fra treno e aereo".
Su Alitalia "spero siamo finalmente giunti alla stretta finale perchè la situazione sta davvero dilungandosi eccessivamente". Lo afferma la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, a margine di un evento organizzato dalla Cisl Lombardia. "Per Alitalia il governo è partito dicendo: nessuna flessione occupazionale, quindi nessun esubero, ma investimenti e rilancio.
Siamo convinti che vorrà rispettare quello che ha affermato per oltre un anno e mezzo - aggiunge Furlan.
L’Italia ha bisogno di questa importante azienda - sostiene la sindacalista. Un’azienda che porta l’Italia nel mondo e porta tanti turisti dal resto del mondo nel nostro Paese, in un mercato assolutamente florido, che ha bisogno - conclude Furlan - di un grande partner industriale: questo è fondamentale".