Oggi audizione dei tre commissari straordinari di Alitalia davanti alle commissioni riunite Trasporti, Attività produttive e Lavoro della Camera, in merito alle misure volte a fronteggiare gli effetti della crisi della società. Nota dolente resta quella del costo del lavoro. "Alitalia ha un problema di costi del lavoro, ma riguarda il numero di dipendenti in rapporto agli attuali ricavi - afferma il commissario Stefano Paleari - e non il costo medio, che non è tanto differente dagli altri vettori".
"Delle tre ipotesi previste dal bando, per la raccolta di manifestazioni di interesse, e cioè: ristrutturazione; vendita in blocco; vendita a pezzi. Quella dello "spezzatino" è senz’altro la più nefasta". Questo il commento della leader Cisl Annamaria Furlan. "Cercheremo di lavorare con i commissari ma anche con il governo. La vendita a pezzi significherebbe che l'azienda non esiste più - continua Furlan - e con essa migliaia di posti di lavoro: dipendenti diretti ma anche i lavoratori dell'indotto. Credo che tenere insieme l'azienda - ha concluso Furlan - sia fondamentale per guardare al futuro".
"Eravamo sicuri che ci sarebbe stato un interesse per Alitalia e ci aspettiamo diverse offerte non vincolanti". Così il ministro dei trasporti, Graziano Delrio, parlando di Alitalia dopo le dichiarazioni del premier Gentiloni su un ipotetico interesse di investitori cinesi. "I commissari di Alitalia lavorano con velocità", ha detto, sottolineando come la compagnia è in sicurezza fino a fine anno anche grazie alla rinegoziazione di diversi contratti, come quello sul carburante. "Ci aspettiamo le offerte non vincolanti entro l’estate", ha concluso il ministro.
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