Si è concluso da poco, presso il ministero dello Sviluppo economico, l'incontro sulle sorti dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme indissolubilmente legate al costo dell'energia che hanno pesanti ricadute sul destino delle industrie sarde. Erano presenti al confronto il Ministro, Federica Guidi e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti.
"Il ministro - riferisce il segretario generale della Fim, Marco Bentivogli - ha annunciato che, come è noto, il potenziale acquirente dello stabilimento di Portovesme ha richiesto di arrivare una procedura di notifica europea sulla questione costo energia, presupposto indispensabile per l'eventuale acquisizione. Ciò ha avviato un confronto da tempo, per ottenere dalla Commissione Ue una misura di superinterrompibilità per gli impianti industriali per le due Isole (Sardegna e Sicilia), per ridurre il costo energia portandola ad un valore che si collochi al livello più basso fra quelli praticati in Europa". In questi termini - spiega Bentivogli - "la Commissione Europea sarebbe disposta a non più considerare 'aiuto di Stato' questi interventi di riduzione del costo dell'energia. La misura e i tempi di durata sono ancora distanti e oggetto di negoziazione con la Commissione Europea e, secondo il ministro, si lavora per giungere ad un parere positivo entro il 15 dicembre prima della scadenza dell'accordo in vigore sulla superinterrompibilità". Secondo il leader della Fim "il problema del 31 dicembre non riguarda solo la superinterrompibilità, ma anche Alcoa che da quella data inizierà a smantellare lo smelter. Serve quindi capire se Alcoa è disposta ad attendere, e soprattutto se il soggetto che acquista, Glencore, conferma ancora il suo interesse. Per questa ragione bisogna garantire più tempo da parte di Alcoa per concludere positivamente il negoziati con Glencore e affrontare il problema della progressiva fine della copertura degli ammortizzatori sociali per gli ex dipendenti Alcoa e degli appalti". Per Bentivogli "vanno riprese le iniziative industriali previste dal 'Piano Sulcis' dopo 3 anni ancora in fase di stallo".