Intesa di massima raggiunta dalle aziende che si devono occupare della bonifica delle falde acquifere nell’area industriale di Portovesme. Oggi nella sede dell’Enel di Santa Gilla a Cagliari si sono incontrati i rappresentanti di Alcoa, Portovesme Srl, Eurallumina, Enel, Ex Alumix, più il Consorzio industriale di Portovesme. L’accordo riguarda la responsabilità di ciascuno sugli agenti inquinanti della falda da ripartire secondo il principio "chi inquina paga". Si tratta di una bonifica del valore di cento milioni di euro che si aggiungono ai 27 milioni che Alcoa sta già spendendo per la bonifica dei suoli. La ripartizione dei primi 18 dei cento milioni verrà definita nel prossimo incontro delle aziende previsto il 20 settembre. Il programma di bonifiche condiziona l’accordo tra Alcoa e Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa che aveva il compito di fare da filtro tra la multinazionale americana dell’alluminio e potenziali acquirenti. In questo caso Sider Alloys, unico interlocutore ad aver fatto una proposta d’acquisto e ad aver presentato un progetto industriale. Nel frattempo - come ha spiegato Rino Barca ( Cisl metalmeccanici) "Invitalia e Sider Alloys stanno ultimando la definizione del contratto di programma, quindi ci attendiamo una convocazione al Mise, affinchè il ministro Calenda ufficializzi la cessione dello smelter o quanto meno faccia il punto della situazione".