Una catena umana attorno al Consiglio regionale in modo da fermare la politica che, trovando i varchi chiusi, possa accorgersi degli operai e della vertenza. È questo il senso della protesta dei circa duecento lavoratori dell’Alcoa che questa mattina hanno bloccato gli ingressi del palazzo in via Roma a Cagliari.
Romeo Ghilleri (Fsm-Cisl) spiega che "questa è la prima volta che blocchiamo il Consiglio regionale: vogliamo che per una volta i consiglieri lascino da parte le sigle di partito e ci offrano il loro sostegno al cento per cento".
"Un’azione simbolica - l’ha definita Bruno Usai, della Cgil - perchè vogliamo che la politica scenda in campo al nostro fianco. Perchè induca il governo a creare le condizioni perchè la multinazionale Glencore interessata allo stabilimento possa produrre in economia per tanti anni. Chiediamo che il governo nomini un commissario che prenda in mano la situazione".Per Daniela Piras della Uilm, "l’iniziativa di oggi serve a tenere alta l’attenzione. Simbolicamente la catena umana attorno a palazzo del Consiglio simboleggia la volontà di fermare la politica perchè si accorga della nostra vertenza che ora più che mai richiede l’interlocuzione a livello di Palazzo Chigi". Questa mattina sono riusciti ad entrare nel palazzo regionale solo gli impiegati che facevano ingresso alle 8 mentre dopo l’arrivo degli operai Alcoa le porte sono state sbarrate. Così sono rimasti fuori i consiglieri compreso il presidente dell’Aula Gianfranco Ganau.