Vendere i capannoni vuoti a 1 euro a chiunque voglia investire in Sardegna, nello specifico nella zona industriale di Ottana. La proposta è del sindaco della cittadina Franco Saba per il quale è fondamentale riportare il lavoro in quella parte del territorio che vive da anni una drammatica deindustrializzazione. “La situazione qui è esplosiva - afferma Saba - ormai dopo la chiusura delle ultime fabbriche c’è solo il deserto. Abbiamo l’urgenza di creare lavoro subito, non solo di avere gli ammortizzatori sociali”. E incalza: “In questo territorio incombe lo spopolamento, ma le persone che rimangono non hanno di che vivere. Per questo chiediamo risposte allo Stato e alla Regione in tempi brevissimi”.
“Da anni i lavoratori sono senza redditi e sopravvivono solo con gli ammortizzatori, che peraltro stanno finendo - ribadisce Katy Contini della Femca Cisl -. E’ necessario procedere con un piano serio, magari creando occupazione attraverso le bonifiche. Ma servono anche imprenditori che abbiano progetti validi”. Sindacati e istituzioni insieme in questa lotta per la sopravvivenza del territorio. “Il 20 aprile saremo a Ottana per la manifestazione di solidarietà in favore del sindaco e della sua Giunta, promossa dal Partito dei Sardi - affermano ancora i rappresentanti territoriali di Cisl e Femca, Michele Fele e Katy Contini - consapevoli che serve un’azione di rivolta, pacifica ma forte, nei confronti di un Governo sordo al grido di disperazione di un intero territorio”.
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