Anche le acciaierie di Piombino si inseriscono nell’ambito del piano allo studio del Governo per supportare un nuovo modello di siderurgia ecosostenibile in Italia. A confermarlo il ministro dello Sviluppo Economico durante il tavolo sull’acciaieria di Piombino, ex Lucchini passata a Jindal.
“Per questo motivo, - si legge in una nota - il Ministro ha manifestato la disponibilità ad agevolare la ripresa produttiva del sito e ad accompagnare gli investimenti necessari all’ammodernamento degli impianti anche prevedendo un possibile ruolo attivo dello Stato”.
Jindal si è impegnato a presentare il nuovo piano industriale entro due settimane.
Al tavolo, che si è tenuto in videoconferenza, erano presenti, oltre al ministro Patuanelli, Sajjan Jindal, presidente del gruppo JSW, i sottosegretari Alessia Morani e Alessandra Todde, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il Presidente e Ad di JSW Italy Virendar Bubbar.
Mancavano le organizzazioni sindacali che non erano state convocate anche se ne avevano fatto richiesta da tempo. Rispetto alla mancata convocazione, il coordinatore nazionale per la siderurgia della Fim Cisl Gianfranco Micchetti e Paolo Cappelli delegato storico del sindacato alle acciaierie di Piombino affermano: “Sulla vertenza JSW di Piombino riteniamo l’atteggiamento del Governo poco produttivo e inopportuno”, e fanno sapere che il 14 maggio 2020 le segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm, avevano inviato una richiesta di incontro urgente all’attenzione del Ministro Patuanelli. Richiesta purtroppo inascoltata. “Ora ci aspettiamo la convocazione”affermano i sindacati.
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