Riccione (dal nostro inviato) - "Dove massimo è il pericolo, là cresce anche ciò che ci salva". È con questa citazione del poeta tedesco Friedrich Holderlin che Giovanna Ventura, segretaria organizzativa della Cisl, nella relazione che ha dato il via ai lavori assembleari, ha fotografato il quadro e la portata della sfida lanciata dalla confederazione di via Po con la Conferenza organizzativa programmatica che si è aperta ieri a Riccione: rispondere alle proprie difficoltà interne ed esterne con la proposta di un modo nuovo di fare sindacato. "Abbiamo detto che si apriva una nuova fase costituente - ha ricordato Ventura - della quale questo nostro incontro di Riccione costituisce la tappa intermedia". Un percorso che troverà un suo primo approdo nel consiglio generale chiamato a deliberare sulle proposte elaborate in questi mesi per tradurle in scelte, così come esemplifica lo stesso manifesto di questa conferenza. Non tutto, però, accadrà ora. "Su alcune questioni - ha precisato la segretaria organizzativa - non basterà il consiglio generale, come nel caso delle modifiche statutarie per le quali occorrerà attivare la commissione statuto. Ne discende che il percorso iniziato oggi si completerà nel 2017. Non è retorica la nostra - ha assicurato -. Solo una revisione profonda del nostro modo di fare sindacato ci potrà riportare in sintonia con lo spirito del tempo". Un obiettivo per il quale, ha sottolineato Ventura, serve il concorso di tutti. "Abbiamo di fronte a noi due anni che potranno essere esaltanti, come lo sono tutte le stagioni costituenti: chiediamo a tutte le strutture dell'organizzazione e a tutti voi di affrontarli con passione, coraggio, intelligenza e orgoglio", ha aggiunto. Ma i segnali, per la responsabile organizzativa della Cisl, sono incoraggianti. "La segreteria confederale ha partecipato a tutte le assemblee che si sono succedute in questi mesi in una dimensione di ascolto, abbiamo assistito a decine e decine di relazioni e di documenti finali nelle 70 unioni territoriali, nelle 17 unioni regionali e nelle 2 unioni interregionali e, infine, nelle 17 conferenze delle federazioni nazionali. Al dipartimento organizzativo sono anche pervenuti i documenti di molte federazioni regionali e territoriali, mentre la federazione dei pensionati ha svolto le conferenze a tutti i livelli, partendo dalle rappresentanze sindacali locali. Credo che siate tutti d'accordo con me nel constatare che da anni nella nostra organizzazione non si discuteva con tanto coinvolgimento, con tanta franchezza e disponibilità al cambiamento". Un clima reso efficacemente dal video realizzato dall'ufficio 'social media' attraverso un abstract delle 246 testimonianze dei delegati realizzate nel corso di questi mesi dai giornalisti di Conquiste, dall'ufficio social media e dagli uffici stampa (nazionale, regionali e delle federazioni) e presentato prima della relazione della segretaria organizzativa. Un lavoro il cui resocondo integrale è contenuto in un numero speciale di Conquiste del Lavoro con la raccolta di tutte le inteviste e degli articoli che, in questi mesi, sono stati pubblicati. "Un dossier che rappresenta sinteticamente ma fedelmente - ha sottolineato Ventura - la passione e la voglia di dibattito che ha coinvolto 15mila delegati, operatori politici e dei servizi, dirigenti di categoria e confederali, a livello territoriale, regionale e nazionale". Un esempio di quel lavoro "in rete" tra gli operatori della comunicazione che si propone come modello per tutti i futuri impegni dell'organizzazione. Con un'attenzione particolare ai giovani. Giovani per i quali in questi mesi si è lavorato ad un apposito progetto, i cui risultati saranno illustrati dal segretario della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo, durante i lavori della prima commissione. "Nei prossimi due anni il proselitismo giovanile deve diventare una nostra priorità strategica. Come pure va accettata la sfida di allargare la rappresentanza femminile, ai lavoratori ed alle lavoratrici con titoli di studio medio-alto, sia italiani sia stranieri, con contratti atipici o dipendenti di piccole imprese e realtà non sindacalizzate". Primo obiettivo, dunque, resta l'allargamento della sindacalizzazione realizzato attraverso nuovi progetti di proselitismo, banche dati, campagne di comunicazione mediatiche realizzate con un linguaggio semplice e diretto capace di attrarre anche i non sindacalizzati. Insomma, come ha sottolineato la responsabile organizzativa della Cisl, "uno dei temi cruciali di questa conferenza è quello di costruire un sistema di offerta all'altezza dei tempi, coerente ed organico", ponendo l'accento in particolare su tre questioni: "l'evoluzione della telematica, le trasformazioni nel sistema del welfare, l'importanza dei servizi per il proselitismo e la fidelizzazione". Per questo - ha aggiunto Ventura - serve "un'organizzazione più efficiente e più presente nei luoghi di lavoro e sul territorio". Ciò che comporta anche una scelta in termini di ripartizione delle risorse, con la destinazione del 70% dei ricavi del tesseramento al territorio, parallelamente alla "costruzione di alleanze sociali locali e la collaborazione con associazioni, movimenti e gruppi, finalizzate all'obiettivo comune di crescita e partecipazione democratica". Un progetto che non nasce ora e per il quale la Cisl ha già costituito un gruppo di lavoro denominato LaborNord Welfare, con l'obiettivo di mettere in campo esperienze e buone pratiche di welfare territoriale, con la partecipazione di 9 regioni del nord e delle federazioni Fnp, Fp e Fisascat, coordinate dal Veneto. Analogamente è stato fatto per un progetto denominato Cisl Mezzogiorno, con l'obiettivo - ha ricordato la segretaria organizzativa - di "svolgere un ruolo importante nella partecipazione ai tavoli di partenariato, in modo da incidere sui processi decisionali e sulle scelte relative alle risorse". Progetti complessi che hanno richiesto anche il ripensamento della macchina organizzativa, a partire dal processo di accorpamento delle strutture territoriali, ormai quasi ultimato. "Anche gli accorpamenti tra le diverse federazioni - ha aggiunto Ventura - rientrano in questo riposizionamento dell'organizzazione finalizzato ad aumentare l'efficienza ed il proselitismo". Da qui la conferma delle scelte fatte in merito, "con la modalità organizzativa monoccomposta o pluricomposta - ha precisato - a seconda delle scelte delle federazioni". Infine, riflettori puntati su un rinnovato e più efficace investimento nella formazione, anche grazie alla riunificazione in un unico soggetto dell'Ufficio Studi, del Dipartimento formazione confederale e del Centro Studi Cisl. Ma per realizzare tutto questo occorre anche preoccuparsi della propria immagine. "Per combattere ogni strumentalizzazione dobbiamo essere inattaccabili, attraverso regole semplici, chiare, che non lascino spazio a libere interpretazioni nella loro applicazione", ha detto Ventura. L'esigibilità della trasparenza deve essere un nostro marchio di fabbrica". Qualcosa che è già più che un impegno assunto nei confronti degli iscritti (come l'obbligo di pubblicazione on-line dei propri redditi per tutti i dirigenti confederali e di federazione a partire dal 2016) ma un vero e proprio Codice Etico affidato ai lavori della terza commissione. "Siamo qui per lavorare seriamente - ha concluso Ventura - elaborare le nostre idee, e definire le scelte per il nuovo sindacato del XXI secolo".
Leggi i link sottostanti con gli approfondimenti pubblicati da Conquiste del Lavoro dal 16 novembre al 20 novembre 2015