Licenziamenti in arrivo alla Sirti. L’azienda, che è leader nel mercato delle infrastrutture di tlc, ha incontrato i sindacati a Milano, nella sede di Assolombarda, ed ha annunciato l’intenzione di avviare la procedura di licenziamento collettivo per 883 dei 3.692 dipendenti. In questo modo verrebbe messo alla porta in un colpo solo il 20% del personale.
Dura la replica dei sindacati: ”Riteniamo inaccettabile la presa di posizione dell’azienda che - denuncia il segretario generale della Fim Marco Bentivogli - davanti ad una diminuzione del volume di affari del gruppo, non trova altra soluzione che scaricare le perdite sui lavoratori con l’annuncio di licenziamento collettivo senza aver esplorato attraverso un negoziato con le organizzazioni sindacali soluzioni sostenibili per impresa e lavoratori”.
Tutto ciò avviene, nota polemicamente Bentivogli, mentre ”aspettiamo il boom economico annunciato dal governo”. Governo cui peraltro la Fim chiede di intervenire subito: ”Serve un tavolo di confronto per trovare una soluzione condivisa - propone il numero uno dei metalmeccanici della Cisl - E’ inaccettabile che 883 dipendenti e le loro famiglie si ritrovino dall’oggi al domani senza lavoro e prospettiva. Il Governo - chiede Bentivogli - esca dalla politica degli annunci e si cominci ad occupare seriamente di lavoro”.
I sindacati hanno già messo in moto la macchina della mobilitazione: si partirà con lo sciopero delle reperibilità, tempi di viaggio, straordinari e 4 ore di sciopero a partire dalla settimana prossima in concomitanza con le assemblee nei vari siti.
(L'articolo integrale domani su Conquiste Tabloid)