Sciopero generale venerdì di tutti i comparti del settore delle costruzioni (edilizia, cemento, lapidei, legno arredo, laterizi) e manifestazione nazionale a Roma, in piazza del Popolo con la presenza dei segretari generali di Cgil cisl e Uil Landini, Furlan e Barbagallo.
Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil annunciano la presenza di migliaia di lavoratrici e lavoratori in arrivo con treni speciali, traghetti, aerei e 200 pullman. Lo sciopero, sottolineano i sindacati di categoria, ”ha già prodotto un risultato, la convocazione dei sindacati da parte del Governo proprio venerdì alle 13.30, con all'ordine del giorno lo sblocca-cantieri”. Dunque, ”bene nel metodo un tavolo parti sociali-Governo”, spiegano i segretari generali di Fillea, Filca e Feneal, Genovesi, Turri e Panzarella. ”Questo è un primo risultato delle mobilitazioni confederali e di categoria. Sul merito, come sindacato delle costruzioni, andremo al confronto con la piattaforma alla base dello sciopero generale unitario di domani, sciopero che a questo punto diventa ancora più importante per sostenere le proposte del mondo del lavoro, le quali più che rivendicare nuove regole, chiedono politiche industriali, investimenti, azioni di sistema finanziarie e sulla qualità dell'occupazione, per difendere il lavoro che c'è e crearne di nuovo, stabile, ben pagato e sicuro”.
Sarà dunque quello sullo ”sblocca cantieri” il primo tavolo di confronto che partirà a breve a Palazzo Chigi tra governo e sindacati. Lo avevano riferito mercoledì sera i segretari generali di Cgil Cisl e Uil al termine dell’incontro durato tre ore con il vice premier di Maio. La prossima settimana invece sarà la volta del round sul decreto di crescita e sviluppo. Poi toccherà a previdenza e politiche attive del lavoro e, infine, a salario minimo e rappresentanza. I leader di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto di affrontare anche la questione della legge sulle esternalizzazioni delle municipalizzate, fisco, autonomia differenziata e la questione del Mezzogiorno. Una discussione e' prevista anche sulla normativa dei rider.
Parte dunque, e finalmente, il confronto vero da tempo sollecitato dai sindacati. Osserva Furlan: ”E’ evidente che la nostra piattaforma e la manifestazione del 9 febbraio hanno avuto una prima risposta positiva. E’ stato specificato che i confronti servono se si condividono percorsi e obiettivi e non che durante il percorso uno decide da solo. Quindi anche sui temi della prossima finanziaria l’impostazione deve essere fatta prima”. Aggiunge Landini: ”Non abbiamo certezza del risultato ma la novità è che il governo riconosce che il confronto con il sindacato si svolga prima che vengano prese le decisioni”. Da parte sua Barbagallo sottolinea: ”E’ stato messo in piedi un confronto serrato con il ministro di Maio: siamo pronti a confrontarci, le conclusioni le vedremo di volta in volta. Di Maio ha chiesto di discutere anche del salario minimo ma riconoscendo l'obiettivo della contrattazione: bisogna discutere solo quello che resta fuori dalla contrattazione, l'importante sono i controlli perché altrimenti si rischia che non venga applicata la legge, così come avviene per il lavoro nero e i fenomeni di caporalato”.