Sabato 23 novembre 2024, ore 3:01

Relazioni industriali

Rappresentanza, siglato il Testo unico tra cooperative e sindacati

Un altro tassello importante per le relazioni industriali nel nostro Paese è stato messo. Stamane, infatti, cooperative e sindacati hanno sottoscritto il Testo unico sulla rappresentanza. L’accordo è stato siglato dai presidenti di Agci Rosario Altieri, di Confcooperative Maurizio Gardini, di Legacoop Mauro Lusetti e dai segretari generali della Cgil Susanna Camusso, della Cisl Annamaria Furlan e della Uil Carmelo Barbagallo. Cgil Cisl e Uil e Confindustria avevano firmato il Testo unico sulla rappresentanza il 10 gennaio 2014. Il documento contiene norme per la misurazione, la certificazione e la regolamentazione della rappresentanza nelle aziende. Al negoziato per il contratto collettivo nazionale di lavoro potranno così partecipare le organizzazioni sindacali che abbiano ottenuto una rappresentatività non inferiore al 5%. In assenza di piattaforme unitarie il negoziato si avvierà sulla base della piattaforma presentata dalle sigle sindacali che vantano una rappresentatività complessiva pari almeno al 50%+1.

Un accordo che per Annamaria Furlan "dimostra come le parti sociali siano in grado di regolamentare in modo efficace e rapportato alle caratteristiche dei singoli settori le questioni della rappresentanza e dell’approvazione degli accordi ai vari livelli". Un messaggio rivolto chiaramente anche al governo al quale la numero uno della Cisl ribadisce come "la regolamentazione per via contrattuale renda inutile un intervento della legge" assicurando "alle relazioni sindacali ed ai contratti di lavoro una cornice di affidabilità e di certezza a chi vuole lavorare ed investire nel nostro Paese".

Ma il traguardo di oggi è tanto più importante se consideriamo le polemiche di questi giorni sugli scioperi selvaggi e la proposta del ministro dei Trasporti Graziano Del Rio di legare lo sciopero alla rappresentatività dei sindacati.

Una proposta da rivedere secondo la segretaria generale della Cisl, circa la soglia del 50% più uno di rappresentanza per proclamare uno sciopero, che - sottolinea la sindacalista - “deriva dal concetto di sindacato unico: non è gestibile, è troppo alta”.

Il tema è evidentemente molto delicato perché necessita della ricerca del giusto equilibrio tra la salvaguardia del “diritto sacrosanto dello sciopero - ha spiegato furlan - ma anche evitare che chi rappresenta lo 0,1 in un settore possa bloccare un servizio”. La soluzione per la Cisl può essere trovata nell’applicazione dell’accordo sulla rappresentanza sindacale in sede contrattuale.

Una posizione che raccoglie le obiezioni formulate dal segretario generale della federazione dei trasporti della Cisl, Giovanni Luciano, che oltre al problema della soglia al 50% di rappresentatività (che nessuno ha da solo) pone anche la questione dei referendum preventivi, “perché è evidente che sarebbero di difficilissima praticabilità nei trasporti”. In sintesi, il numero uno della Fit Cisl, propone di “inserire le regole sulla rappresentatività alla 146, ma rispettando costituzione e buon senso. Nel frattempo aspettiamo ancora che la commissione lavoro della Camera presieduta da Damiano esami la nostra proposta di legge di iniziativa popolare "sciopero intelligente”.

(Approfondimento sull’accordo sottoscritto tra sindacati e associazioni delle cooperative, domani su Conquiste Tabloid)

( 28 luglio 2015 )

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