Il count down per la mobilitazione unitaria sulle pensioni per i sindacati è già iniziato. A sabato 2 aprile, quando con una serie di iniziative territoriali Cgil, Cisl e Uil torneranno a far sentire la loro voce per chiedere di cambiare la legge Fornero mancano solo due settimane ed il clima è già incandescente. Non solo tra sindacati e governo, ma anche tra il presidente dell’Inps ed il ministro del Lavoro protagonisti di un botta e risposta a mezzo stampa. Dalle pagine del Corriere della Sera, infatti, il ministro Poletti, a proposito delle esternazioni di Boeri sulla flessibilità, ha sottolineato come ognuno dovrebbe pensare al proprio mestiere: “Un conto è fare il presidente dell'Inps, - ha detto - un conto governare. Lui può formulare proposte; a noi spetta decidere. La flessibilità delle pensioni la volevo già nel 2016; ma non si fa in due minuti”. Il nodo, ha ricordato il ministro, è sempre quello: “Dobbiamo trovare i soldi, avere il via libera dell'Europa, individuare una soluzione che non penalizzi i più deboli”. Boeri, dal canto suo, ha replicato che se è il governo a decidere, l’Inps può fare proposte, sottolineando come eventuali provvedimenti sulla flessibilità in uscita dal lavoro per favorire l'occupazione giovanile andrebbero presi ora e non fra due o tre anni, altrimenti non avranno alcun effetto.
Sul fronte sindacale la Cisl non resta a guardare, e se sulle pensioni si muove in sintonia con Cgil e Uil, su altri fronti come credito ed industria è già al lavoro su proprie proposte. Il 31 marzo si comincerà con il convegno nazionale sul credito. Appena due giorni dopo, il 2 aprile, le tre confederazioni si mobiliteranno unitariamente, a livello territoriale, per chiedere di cambiare la riforma Fornero sulle pensioni. Infine, il 18 aprile, l’appuntamento dedicato all’industria. E’ stata la stessa segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, ad indicare i prossimi impegni in agenda per la confederazione di Via Po in occasione della riunione del Comitato Esecutivo tenutosi martedì a Roma.
Un intervento, quello della leader della Cisl, sempre centrato sui nodi che attanagliano la politica europea, stretta tra la rigidità tedesca che ha imposto la devastante ricetta dell’austerity ed il riemergere degli egoismi nazionali, esasperati dall’incapacità di fronteggiare l’emergenza immigrazione. In questo quadro, il giudizio sull’operato del nostro governo è positivo. “Giusto non trattare sui decimali”, avverte Furlan, sottolineando - a proposito di negoziati - che con il sindacato invece il confronto c’è ed ha portato ad importanti correzioni nel Jobs Act ma anche al decreto sulla datassazione della produttività.
Lo stesso deve avvenire per le pensioni. "Il Governo deve formulare, con una paternità chiara, una proposta di riforma della legge Fornero, aprendo un confronto con il sindacato sulla flessibilità in uscita, che oggi è indispensabile per venire incontro alle esigenze di tante lavoratrici, di tanti lavoratori e dei giovani in cerca di occupazione", ha detto Furlan, annunciando l'iniziativa unitaria. "Porteremo avanti le nostre proposte nei territori, invitando nei prossimi giorni i lavoratori e tutti i cittadini a sostenere l’azione del sindacato per far cambiare la peggiore riforma pensionistica d’Europa", ha sottolineato la leader della Cisl, ribadendo tra l’altro la necessità di "mettere in campo scelte politiche chiare, ricercando il massimo consenso e l’indispensabile coesione sociale nei processi riformatori".
Per questo, dunque, il prossimo 2 aprile Cgil, Cisl e Uil si mobiliteranno con iniziative territoriali all'insegna dello slogan "Cambiare le pensioni, dare lavoro ai giovani".
Di seguito, oltre ai materiali sulle pensioni, tutti i documenti approvati dall'Esecutivo Cisl del 15 marzo