Pasticcio voucher: prima tolti per scongiurare il referendum e ora riproposti con un escamotage che fa infuriare tutti, rischiando di compromettere la tenuta dell’Esecutivo. Accade anche questo.
Marco Leonardi, consigliere economico di Palazzo Chigi, in un'intervista alla Stampa, difende il provvedimento: "All'eliminazione dei voucher sono dedicati 12 ordini del giorno e 30 emendamenti di tutti i gruppi. Non si tratta della loro reintroduzione, semmai di porre rimedio ad un buco normativo: non c'è più nessuna norma che tuteli il lavoro occasionale. La proposta in discussione prevede l'attivazione di un vero e proprio contratto di lavoro". La differenza con i vecchi voucher, precisa, è "enorme. Sono previsti limiti sia nell'utilizzo che nell'ammontare. D'altra parte molte aziende segnalano l'esigenza di non lasciare decine di migliaia di persone senza tutele".
Ma i sindacati, compresa la Cisl che pure non aveva condiviso la cancellazione tout court dei buoni lavoro, non sono dello stesso avviso. "Il governo si fermi e convochi subito le parti sociali", avverte la numero uno di Via Po, Annamaria Furlan. Mentre la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, minaccia addirittura di fare ricorso alla Corte Costituzionale.
Ma il vero nodo, a questo punto, è la tenuta del Governo visto che Mdp ha preannunciato l’intenzione di uscire dalla maggioranza qualora l’emendamento sui nuovi voucher non sarà ritirato.
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)