La relazione di mercoledì del Governatore di Bankitalia Visco ha messo, tra l'altro, in giusta evidenza una questione salariale rovente, ulteriormente aggravata dall'inflazione che invoca la costruzione comune di una nuova ed efficace politica dei redditi fondata sulla centralità delle relazioni sociali e industriali. Sbarra rimarca che il salario minimo si deve fare estendendo i contratti nazionali. ”Serve un accordo triangolare tra Governo, sindacato e imprese per agire, senza demagogia, su leve concrete che attraversano il fisco, la contrattazione, il rinnovo di tutti i contratti pubblici e privati, l'incremento e la redistribuzione della produttività, il contrasto alla speculazione, la calmierazione di prezzi e tariffe”. In questo ambito, spiega ancora Sbarra, ”pensiamo si debba anche considerare una legge che garantisca l'erga omnes ai trattamenti economici complessivi dei contratti nazionali maggiormente applicati, settore per settore, secondo i dati già in possesso dell'Inps. Solo estendendo i contenuti dei contratti nazionali leader, come peraltro indica per il nostro Paese la Commissione europea, possiamo garantire retribuzioni adeguate, assicurando il giusto dinamismo alle dinamiche salariali, scongiurando il rischio di uno schiacciamento verso il basso delle retribuzioni medie, come accadrebbe se il quantum fosse imposto dalla Gazzetta ufficiale”. Conclude Sbarra: ”L'auspicio è che, anche grazie al nuovo Osservatorio anti-inflazione annunciato dalla presidente Meloni, si creino subito le condizioni per arrivare a questo importante obiettivo”.
E appunto la partecipazione può rafforzare i salari ed essere leva per uno sviluppo socialmente sostenibile. Il testo proposto dalla Cisl punta a dare piena attuazione all'articolo 46 della Costituzione, promuovendo e incentivando la democrazia economica e la partecipazione gestionale, finanziaria, organizzativa e consultiva dei lavoratori alle imprese. La proposta si articola in 22 articoli suddivisi in 9 titoli ed hanno l'ambizione di cambiare profondamente il modello economico. Una rivoluzione tutta dal basso, prima con una raccolta di firme su una proposta di legge di iniziativa popolare e poi attraverso la contrattazione. Sarà questa la priorità strategica della Cisl per i prossimi mesi e anni: favorire una svolta nell'economia del Paese, grazie a un diverso rapporto fra lavoratori e imprese pubbliche e private. Senza imporre nulla per legge, ma valorizzando gli accordi contrattuali.
Giampiero Guadagni