Le linee strategiche dell’Enel sono state ieri mattina al centro di un incontro dei vertici di Cgil Cisl e Uil, insieme alle rispettive categorie, con l'Ad dell'azienda Francesco Starace. ” Un incontro positivo e importante” viene giudicato in una nota congiunta dalla segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan e dal segretario generale della Flaei Carlo De Masi. Enel, osservano Furlan e De Masi, ”è una delle imprese più grandi ed importanti del nostro Paese, con un valido progetto di sviluppo che prevede anche un' auspicabile integrazione ed una evoluzione tecnologica delle reti elettriche anche con la banda larga, nel quadro della digitalizzazione del nostro paese, ma senza sovrapporsi alle società di telecomunicazioni. In tal senso noi siamo convinti che Enel abbia grandi opportunità per fare un lavoro di qualità e quindi poter contribuire in termini molto positivi alla competitività del sistema-paese anche con nuovi sbocchi occupazionali per i giovani”. Sul problema dei 23 impianti che dovranno essere riconvertiti ”abbiamo sollecitato l’ Azienda ad una particolare attenzione al territorio, ai lavoratori diretti ed a tutto l'indotto. E’ necessario vedere quali progetti concreti si possono realizzare in quei siti, con le dovute garanzie sia dal punto di vista occupazionale sia sulla qualità degli investimenti”. Purtroppo ”manca un ruolo forte del nostro Paese rispetto ad un piano energetico complessivo che riguardi non solo la produzione ma anche la qualità, gli investimenti, le reti e le nuove tecnologie”. Cosa indispensabile perché ”le nsotre imprese pagano l’energia il 30% in più degli altri Paesi europei”. Le parti sociali devono allora spronare il Governo perché si occupi finalmente di un nodo così centrale per la nostra crescita e per il nostro sviluppo quale è il futuro della rete energetica.