di Silvia Boschetti
Salute e sicurezza sul lavoro restano una priorità non solo per il mondo imprenditoriale ma anche sociale. La leva principale per interrompere la drammatica sequenza di incidenti ed infortuni che ogni giorno le cronache raccontano resta quella di una sempre maggiore prevenzione che, seppur ancora troppo lentamente, comincia a diffondersi tra le aziende e i lavoratori. Vanno in questa direzione segnando un lieve calo, pari a -0,3%, i dati rilevati dall’Inail sugli infortuni denunciati tra gennaio e luglio 2018 rispetto all’anno precedente. Ricordiamo che si tratta di dati non ancora definitivi ma comunque attendibili. Nel dettaglio fra gennaio e luglio del 2018 i casi d’infortunio sono stati 379.206. Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale sono state 587, quattro in meno rispetto alle 591 dell’analogo periodo del 2017 (-0,7%). I dati rilevati al 31 luglio hanno evidenziato, a livello nazionale, spiega l’Inail, un calo sia dei casi di infortunio avvenuti in occasione di lavoro passati da 325.390 a 325.054 (-0,1%) sia di quelli in itinere, ovvero nel tragitto di andata e ritorno tra l'abitazione e il posto di lavoro scesi da 54.846 a 54.152 (-1,3%). Impegno in progetti di formazione continua per i lavoratori, maggiori sforzi da parte delle aziende, rafforzamento degli Ispettori dedicati ai controlli e al rispetto delle norme rimangono la strada da seguire per tutte le parti sociali.
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