Sulle assunzioni il confronto proseguirà. Nel frattempo Arcelor Mittal e sindacati hanno messo in tavola le carte nell’incontro che si è tenuto al ministero dello Sviluppo Economico giovedì.
Le sigle dei metalmeccanici hanno registrato forti malumori negli stabilimenti per i criteri con i quali il gruppo indiano, che ha preso il controllo dell’Ilva dal 1 novembre, ha selezionato il personale da assumere nella nuova società. Le perplessità dei sindacati riguardano però soprattutto i criteri impiegati per decidere le assunzioni reparto per reparto. Alcuni, è il caso delle manutenzioni, sarebbero stati penalizzati inspiegabilmente e ora si ritrovano con più cassintegrati che addetti.
La linea ”difensiva” di Mittal è che la selezione si è attenuta esclusivamente a parametri oggettivi: attività necessaria in coerenza con il Piano industriale; competenze professionali in linea di principio, certificazioni, abilitazioni, categoria contrattuale in manutenzione e percorso professionale; carichi di famiglia e anzianità.
Mittal si è comunque detta disponibile a a proseguire il confronto, esaminando la situazione di tutti i siti reparto per reparto e aprendo alla partecipazione delle Rsu. ”Le nostre richieste - sottolinea D’Alò - non si discostano rispetto a quanto siglato nell’accordo che, in coerenza col piano industriale, porta garanzie a tutti i lavoratori. Lavoratori – conclude D’Alò - che alla fine del piano, qualora ancora in amministrazione straordinaria riceveranno tutti la proposta di assunzione da parte di Arcelor Mittal”.
( Articolo integrale domani su Conquiste Tabloid)