Si chiamano Silvia, Denis, Graziano, Giovanni, Roberta, Matteo, Roberta, Daniel e Sara. Cosa hanno in comune? Sono giovani delegati sindacali cresciuti nel mondo del lavoro atipico. Un mondo spesso identificato con una maschera bianca a coprire il volto. Un’immagine che tende ad identificare tutte le forme di lavoro che non abbiano natura indeterminata come precarie, e associando a questi lavoratori una debolezza ed una poca possibilità di farsi sentire.
Ebbene, da oggi i loro volti insieme a quelli di altri loro colleghi sono il cuore della campagna #facciatipica che Felsa Cisl e Fist Cisl hanno deciso di lanciare per dare voce e rappresentanza a questi lavoratori.
L’iniziativa, presentata in occasione del consiglio generale della Felsa Cisl, che si è tenuto oggi a Roma, vede dunque protagoniste, fino al 13 novembre, le storie di questi giovani che (letteralmente) hanno deciso di ”metterci la faccia”.
Un impegno a cui ciascuno di noi può dare seguito condividendo attraverso i social le loro testimonianze.
(Servizio completo domani su Conquiste Tabloid a cura di Ester Crea)