Al via la fusione tra Moby e Tirrenia, compagnie marittime entrambe controllate dall’armatore Vincenzo Onorato. Ma non vi sarà alcuna ripercussione negativa sui livelli occupazionali delle aziende. Lo assicurano i vertici delle due società ai segretari nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, Natale Colombo, Monica Mascia e Paolo Fantappiè. In ogni caso - prosegue la nota sindacale - qualsiasi eventuale riorganizzazione del personale amministrativo sarà preventivamente discussa con le organizzazioni sindacali come previsto dal contratto nazionale dei marittimi. Le organizzazioni confederali spiegano poi che "l’operazione, la quale vedrà l’assorbimento di Moby in Tirrenia, si sviluppa in varie fasi e tappe, a partire dalla presentazione di un progetto tecnico/giuridico, già depositato presso il Tribunale di Milano, e proseguirà con un cronoprogramma di eventi, passando per il coinvolgimento della struttura finanza di entrambe le società, fino all’approvazione delle assemblee ordinarie dei soci.