Venerdì 22 novembre 2024, ore 17:01

PRIMO MAGGIO

Furlan, da Pozzallo appello all’Europa

di Giampiero Guadagni

Un minuto di silenzio per le vittime dei naufragi di immigrati nel Mediterraneo e per i morti del terremoto in Nepal. Si è aperta così in Piazza della Rimembranza a Pozzallo, in provincia di Ragusa, la manifestazione nazionale per il Primo Maggio di Cgil, Cisl e Uil, guidata dai rispettivi segretari generali, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. ”La solidarietà fa la differenza. Integrazione, lavoro, sviluppo. Rispettiamo i diritti di tutti, nessuno escluso”, è lo slogan scelto dalle tre confederazioni per la Festa del Lavoro, che mette al centro insieme lavoratori e migranti nell'edizione di quest'anno che si è svolta in uno dei porti simbolo degli sbarchi e del dramma dell'immigrazione.

Dopo il saluto del sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, le testimonianze dei lavoratori (uno del settore del turismo, uno dell'agricoltura ed un immigrato).

Poi gli interventi dei tre segretari generali. Ha sottolineato Furlan (GUARDA IL VIDEO) : ”Abbiamo scelto Pozzallo per ringraziare i cittadini e le cittadine di questa città e di tutta la Sicilia che stanno danno esempio straordinario di accoglienza, solidarietà e fratellanza che deve essere seguito da tutta l'Europa. Nell'altra sponda del Mediterraneo muoiono ogni giorno migliaia uomini, donne anziani e bambini per fame, per la guerra, per la minaccia del terrorismo dell'Isis. Noi dobbiamo essere pronti come Europa ad accoglierli e a dare loro un futuro”. La Ue “deve agire, non basta chiudere le frontiere”, perché “ognuno ha diritto di venire in Europa per salvarsi la vita. Il trattato di Dublino va cambiato, è un'espressione del nostro egoismo. Ognuno di noi è cittadino dle mondo, ognuno di noi è migrante”. Furlan ha poi ringraziato Papa Francesco per i suoi richiami sul tema.

Con riferimento alla situazione occupazionale, la segreteria generale della Cisl ha poi ribadito che ”i posti di lavoro non si creano con le regole, si creano facendo crescere l'economia reale quindi puntando su innovazione, ricerca e formazione. E serve una lotta senza quartiere alla corruzione e alla mafia, in un Paese dove le opere si fermano per infiltrazioni mafiose e le autostrade crollano perché la corruzione indebolisce il lavoro”.

Dalla Furlan anche un passaggio sulla Consulta che ha bocciato il blocco della perequazione delle pensioni che vale 5 miliardi. ”Purtroppo la sentenza della Corte Costituzionale conferma quanto il sindacato aveva denunciato da subito. Oggi bisogna far fronte a tutto questo e visto che c’è un’evasione da 150 miliardi e una corruzione da 70 miliardi basta agire li per coprire 5 miliardi e trovare le risorse per la crescita”. Aggiunge la numero uno di Via Po. “In questi anni terribili di crisi non abbiamo fatto tanti e tanti accordi che hanno salvaguardato aziende e migliaia di posti di lavoro attraverso i contratti di solidarietà i lavoratori in questo modo hanno salvaguardato tanti posti di lavoro ma oltre un milione li abbiamo persi e l'unico modo per recuperarli e' dare lavoro ai giovani, fare partire la crescita e rottamare la legge Fornero, la peggiore d'Europa”.

Da parte sua Susanna Camusso ha ricordato che il diritto d'asilo è nella Costituzione italiana. E a chi vuole sparare sui gommoni che “il nostro Paese ripudia la guerra”. Un pensiero, poi, “ai cristiani assassinati nelle terre che stanno al di là del mare e ai tanti che vengono uccisi per il loro credo e per le loro idee”.

Sul fronte lavoro, la segretaria generale della Cgil ha attaccato il Governo: “C'è solo la propaganda di chi continua a dire che basta un decreto per creare occupazione e poi, con un tasso di disoccupazione al 13%, registriamo un nuovo record in Italia”.

Nel suo intervento, il leader della Uil Barbagallo ha detto che ”l’Europa deve vedere quello che sta succedendo nel Mediterraneo. Gli egoismi portano alle guerre e le guerre portano al terrorismo. Bisogna creare condizioni per solidarietà e cooperazione, bisogna investire nei paesi dove nasce l'emergenza. Per dare solidarietà, abbiamo bisogno di un Paese che crei ricchezza e accresca il potere di acquisto di lavoratori e pensionati. Ma il Paese questo non lo fa".

Conclusi gli interventi, Furlan, Camusso e Barbagallo hanno deposto in mare una corona di fiori in memoria dei tanti migranti morti nel Mediterraneo.

Nel pomeriggio a Roma il consueto appuntamento con il tradizionale concertone offerto da Cgil, Cisl e Uil in piazza San Giovanni a partire dalle 15.

Leggi il link sottostante con l'approfondimento pubblicato da Conquiste del Lavoro il 1° maggio 2015

 

 

( 1 maggio 2015 )

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