La Cisl chiede l'apertura di un confronto con le Ferrovie dello Stato Italiane sulla privatizzazione. E' quanto si legge in una nota di Antonio Piras, segretario generale della Fit-Cisl. "Iniziamo il 2017 con il tornare a parlare della eventuale privatizzazione di Fs. Più esattamente - osserva Piras - si legge dalla stampa che le Frecce saranno scorporate e privatizzate e che ciò è cosa buona e giusta: ebbene come sindacato abbiamo tante perplessità su questo processo e non si capisce bene a chi gioverebbe. Di certo non al Paese, non al sistema ferroviario nel suo complesso e neppure ai cittadini italiani. Inoltre non sono state per nulla esplorate le eventuali ricadute sulle lavoratrici e sui lavoratori del gruppo Fs". "Punto primo - aggiunge - di questa operazione di privatizzazione ne sappiamo ancora poco, nonostante i numerosi incontri da noi richiesti all'azienda per affrontare in maniera puntuale la questione. Punto secondo: da più parti viene additato come modello la privatizzazione di Poste, ma a noi non sembra sia andata così bene. Punto terzo: prima di privatizzare le Frecce, Fs deve rispondere a una domanda che non sarà solo nostra, ma di chiunque vorrà acquistarne le azioni: qual è il loro stato di salute?". "Infine - conclude il Segretario generale - non ci stanchiamo di ripetere che siamo contrari allo scorporo delle Frecce perche' indebolirebbe l'intero gruppo, che invece deve crescere unito per recuperare il gap esistente fra l'alta velocita' e il resto del trasporto passeggeri e merci e se davvero vuole affermarsi sempre più come player internazionale".