Passi avanti nella trattativa tra sindacati dei metalmeccanici e Fca. Una trattativa quanto mai importante viste le difficoltà in cui versa il settore, alle prese con la transizione tecnologica e i pericoli della battaglia dei dazi tra Usa e Cina, che potrebbe tornare a coinvolgere - Trump ha cambiato opinione più volte - anche l’Unione Europea. Negli Usa Fca ha appena chiuso, con un esborso di 800 milioni di dollari, il contenzioso sulle emissioni dei suoi modelli diesel.
Quanto alla due giorni che si conclusa giovedì a Torino, i sindacati hanno registrato avanzamenti su orario di lavoro, smart working, ferie solidali e previdenza integrativa. Ma non solo. ”Su alcuni temi legati alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro - sottolinea il segretario nazionale della Fim Ferdinando Uliano - ci sono aspetti positivi, come ad esempio l’incremento dei permessi con recupero, l’uso frazionato ad ora dei permessi retribuiti, la possibilità di incremento della flessibilità in ingresso”. Dopo l’accordo fatto a dicembre sulla possibilità di destinare parte del sistema premiante a welfare, l’azienda, spiega Uliano, si è già ”detta d’accordo ad aumentare il contributo a vantaggio dei lavoratori sulla previdenza integrativa. Auspichiamo che anche sugli altri temi su cui l’azienda si è riservata di presentare dei testi e proposte più dettagliate (Formazione e Diritto allo Studio, Inquadramento professionale, sanità integrativa ecc.) ci siano disponibilità positive”. La trattativa riprenderà il 24 gennaio. E stavolta si parlerà anche di salario.