Sabato 23 novembre 2024, ore 2:52

Elettrodomestici

Electrolux, i sindacati promuovono il piano industriale

Electrolux prova a voltare pagina con 140 milioni di investimenti sugli stabilimenti italiani. La lunga traversata nel deserto iniziata con la vertenza del 2014, chiusa con un sofferto accordo dopo 150 ore di sciopero, non è però ancora compiuta. Il nuovo piano industriale 2019 - 2021, presentato nell’ottobre scorso, è stato al centro di un incontro di verifica ieri al ministero dello Sviluppo Economico.

Il dato positivo è che gli esuberi, che qualche mese fa erano ancora circa duecento, in prevalenza concentrati negli stabilimenti di Solaro (Milano) e Porcia (Pordenone), si sono gradualmente ridotti grazie ai piani sociali e agli incentivi all’esodo. L’azienda stima che alla fine del piano ne resteranno appena cinquanta, lavoratori che nella maggior parte dei casi avranno a quel punto maturato i requisiti per la pensione.

Electrolux, che in Italia occupa 5.700 lavoratori, non intende comunque limitarsi ai soli investimenti annunciati ai sindacati e prevede di aggiungere ad essi altri 130 milioni di euro, destinati a ”una radicale trasformazione della fabbrica di frigoriferi di Susegana - spiegano Fim Fiom e Uilm - con importanti interventi riguardo l'automazione e la digitalizzazione dei processi produttivi, sui quali si aprirà un confronto nelle prossime settimane con il coordinamento sindacale”. Confronto che va avviato ”al più presto possibile per favorire gli investimenti e garantire un futuro stabile ai lavoratori”.

Da parte dei sindacati il giudizio sulla strategia del gruppo è sostanzialmente positivo: ”Aaccogliamo positivamente il piano industriale, che consolida la presenza della multinazionale svedese nel nostro paese - sottolineano le sigle dei metalmeccanici - e la estende con l'acquisizione di due nuove fabbriche, la Best di Fabriano, che produce cappe, e la Spm di Modena del settore Professional”. La permanenza e il consolidamento di Electrolux in Italia, concludono, sono stati resi possibili ”anche e soprattutto dalle lotte e dai sacrifici delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno permesso di superare la fase difficile degli scorsi anni con il raggiungimento dell'accordo del 2104”.

( Articolo integrale domani su Conquiste Tabloid)

( 8 marzo 2019 )

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