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Lavoro

Edilizia, sindacati: rafforzare impegno per sicurezza nei cantieri

Un mese di assemblee, convegni, volantinaggi, iniziative di sensibilizzazione nei territori e nei cantieri è culminato oggi nello sciopero nazionale di un’ora degli edili per dire basta morti sul lavoro. Feneal, Filca e Fillea ancora una volta si mobilitano per chiedere più attenzione sul tema della sicurezza e salute sul lavoro a fronte di dati sempre più tragici ed allarmanti su infortuni, morti e malattie professionali.  “Per le costruzioni il bilancio provvisorio del 2016 è terribile, con un incremento delle vittime, ai primi di ottobre, di oltre il 27% rispetto al 2015” fanno sapere le segreterie nazionali Feneal Filca Fillea, che proseguono, “a questo dato drammatico si aggiunge quello relativo alla media di età delle vittime: in particolare è sconcertante il dato degli over 60, più che raddoppiato rispetto allo scorso anno”. Per i sindacati “occorre intervenire subito, rafforzare controlli e sanzioni, completare l’attuazione del decreto legislativo 81, anche con la costituzione della patente a punti.” “Lo sciopero - spiegano - serve a sensibilizzare su un tema che non può più passare in secondo piano e per questo chiediamo azioni precise per contrastare il lavoro irregolare e nero. Sul fronte pensionistico - aggiungono - apprezziamo l'intesa raggiunta, ma occorre un passo in più affinché l’Ape agevolata si rivolga esplicitamente agli operai edili e permetta di accedere alla pensione in anticipo senza penalizzazioni”. L’hashtag della mobilitazione è #ZeroInfortuni.

Filca-Cisl, FilleaCgil Feneal Uil si sono incontrati a fine ottobre, con il Presidente della Commissione lavoro della Camera, Cesare Damiano e, in Senato, con la presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta infortuni sul lavoro, Camilla Fabbri. Nel corso dell’incontro evidenziate le problematiche della sicurezza, l’aumento delle malattie professionali e degli incidenti mortali, soprattutto tra gli edili over 60, e la necessità di un intervento sulle pensioni in grado di cogliere la specifica condizione del settore. "I dati relativi agli infortuni e alle morti nei cantieri edili fotografano una realtà allarmante - evidenziano - che merita il massimo impegno da parte di tutte le istituzioni per promuovere una cultura della salute e della sicurezza".

"Nel 2015, secondo l'Inail - prosegue la nota- si sono verificati 694 morti sul lavoro, il 22,5% nel settore dell'edilizia. Per quanto riguarda solo il periodo gennaio-ottobre 2016, i morti sono stati 92, secondo i dati raccolti dal sindacato. Nel 2015, se ne registrano 72. Si osserva dunque un incremento, per ora, di oltre il 27%, nonostante il dimezzamento degli occupati nel settore. Maggiormente colpiti i lavoratori sopra i 60 anni. Alla luce di questo quadro - concludono - dopo lo sciopero nazionale indetto il 7 novembre, la Commissione d'inchiesta procederà a svolgere un ciclo di audizioni con i rappresentanti sindacali perchè è obiettivo comune quello di rafforzare i controlli, contrastare il lavoro irregolare, dare piena attuazione al decreto legislativo 81".

( 7 novembre 2016 )

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