Riflettori sempre puntati sulla contrattazione, vale a dire su ciò che rappresenta “uno strumento formidabile anche di competitività del sistema Paese”. Parola di Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl, oggi a Milano per partecipare all’attivo dei delegati di Cgil, Cisl e Uil cui partecipano anche Susanna Camusso e Carmelo Barbagallo. Un appello, quello della leader di via Po, alla valorizzazione ma soprattutto alla realizzazione degli accordi, rivolto a tutte del controparti del sindacato. A partire dal governo. Governo che, per inciso, resta assolutamente inadempiente nei confronti dei lavoratori pubblici, come ricordano in una nota unitaria i sindacati di categoria. "Tagli passati, tagli presenti e tagli futuri. Nel documento di economia e finanza non solo non c'è previsione alcuna sui contratti del pubblico ma, soprattutto, emerge con estrema chiarezza che il conto dei due mancati rinnovi è stato pagato tutto dalle famiglie delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici". Così Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa, riguardo al Def, in cui "la tanto sbandierata flessibilità conquistata in Europa, che l'esecutivo rivendica per 'aver fatto i compiti', si traduce a tutti gli effetti in tagli ai salari, alla formazione, alle assunzioni, agli investimenti nei servizi a cittadini e imprese". "La spending review selettiva" per i sindacati non "è stata altro che blocco della contrattazione nazionale e integrativa, blocco delle progressioni economiche e blocco del turn-over". E per di più, "nello stesso momento in cui il governo parla di aumentare la produttività in azienda, nega al settore pubblico anche la detassazione dei premi che servono a dare più salute, più sicurezza, più sostegno e meno costi alle comunità".
Ma di detassazione parla anche la segretaria generale della Cisl. "Al governo noi chiediamo, nella contrattazione di secondo livello, di rendere strutturale la detassazione su quel livello di contrattazione", ha detto Furlan. “Abbiamo la conferma della detassazione per quest'anno, - ha precisato la sindacalista - credo che debba essere invece resa strutturale. Non solo per un anno, ma valorizzando la contrattazione di secondo livello, sgravandola da una tassazione troppo pesante" ha aggiunto. Quanto alla Confindustria, una volta che avrà completato il suo percorso di rinnovamento della presidenza, "chiederemo immediatamente al nuovo presidente di incontrarsi con noi e di aprire un confronto serio sul modello di relazioni industriali e sulla contrattazione".
Il tempo però non è infinito. E anche se sulle nuove relazioni industriali e sulla contrattazione aziendale il governo non ha ancora preso una decisione, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini, intervenendo stamattina a margine di un convegno sul lavoro, ha spiegato che il dibattito del governo "è slegato dalle dinamiche interne di qualsiasi organizzazione datoriale e sindacale. C'è un dibattito in corso ormai da tempo. Non c'è nessuna decisione, non sono in grado di dire una data - ha aggiunto - tecnicamente il governo può farlo in qualsiasi momento". Il sottosegretario ha fatto notare che "ci sono interventi che hanno costi e devono andare in legge di stabilità e interventi che non li hanno e possono andare, quindi, in qualsiasi momento; per la contrattazione aziendale la tempistica e aperta. E' una cosa che si può fare sempre, anche domani".
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)