Stabilità e continuità della legislatura per portare avanti le riforme e intervenire seriamente sulla legge elettorale al fine di assicurare un modello omogeneo, che consenta di governare in un sistema tripolare; partecipazione, negoziato, confronto strutturato tra governo e parti sociali, in altre parole un patto sociale che consenta di dare soluzioni strutturali alle emergenze del Paese e di porre un argine all'onda montante dei nazional-populismi; nessuna sponda ai tentativi di sciogliere i problemi italiani a suon di carte bollate e referendum abrogativi; continuità nel rinnovamento della Cisl all'insegna della trasparenza e del trasferimento del baricentro dell'organizzazione verso i territori e i luoghi di lavoro. Sono queste le direttrici che la segretaria generale cislina, Annamaria Furlan, indica al gruppo dirigente dell'organizzazione riunito per il consiglio generale all'hotel Parco dei Principi di Roma. Un consiglio importante e delicato. Il gruppo dirigente cislino si confronta infatti sulle strategie verso il congresso di giugno ma anche sulle strategie per portare avanti un lavoro negoziale che, soprattutto negli ultimi mesi, ha portato importanti risultati politico-sindacali. La leader cislina cita a proposito l'accordo sulle pensioni, le correzioni alla legge 107 (la cosiddetta Buona Scuola), l'intesa del 30 novembre sul pubblico impiego, la riapertura dei tavoli sul lavoro. Dunque: accordi, correttivi, riforme. Riforme che, ne è convinta Furlan, devono andare avanti, così come deve andare avanti la legislatura. Perché il Paese ha bisogno di stabilità per uscire da una crisi che, ribadisce la leader cislina, “non è finità”. C'è da recuperare un decennio di declino.
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)