Progressioni economiche ferme, salario accessorio bloccato, convocazione fuori tempo massimo. Tra i sindacati e l’Agenzia delle Entrate il clima è teso da tempo, così domanii i lavoratori si fermeranno per tutta la giornata.
Ad organizzare lo sciopero sono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Confsal Unsa e Flp, che hanno indetto iniziative in tutti i territori, a cominciare dalla manifestazione che si terrà a Roma davanti al ministero delle Finanze.
A dire il vero, l’Agenzia guidata da Antonino Maggiore ha provato a ricucire in extremis i rapporti con i sindacati, chiedendo loro un incontro limitato però solo al nodo del fondo per il salario accessorio per il 2016. Offerta respinta senza pensarci due volte dalle sigle di categoria, che vogliono risposte chiare anche sul fondo 2017 e sulle progressi+oni economiche, di cui rivendicano la terza tranche. I sindacati accusano inoltre l’Agenzia di aver tentato di depotenziare lo sciopero diffondendo ”tramite canali amici” notizie fantasiose ”circa la possibile avvenuta soluzione delle criticità, o con pomposi comunicati in cui si preannunciavano, in luogo dello sciopero del 2 aprile, assemblee poi mai tenute, o scioperi differiti nel tempo a babbo morto”.
Espedienti tattici che alla fine hanno fatto un buco nell’acqua. la protesta di oggi è stata preparata da una fitta mobilitazione in tutto il Paese, ”con assemblee, presidi e manifestazioni in gran parte degli uffici, del personale dell’Agenzia delle Entrate e che registra una partecipazione ampia e convinta, a sostegno delle buone ragioni che ci hanno portato a proclamare lo sciopero nazionale per tutta la giornata di lavoro”.
(Articolo integrale domani su Conquiste Tabloid)